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Where
Viale A. Baccarini n. 19, Faenza, RA, 48018
Event Type
Celebriamo i cento anni della nascita di Germano Sartelli (1925-2014) con una mostra nella nostra project Room dedicata ad un ciclo di lavori realizzati con la terracotta.
Nel suo vario e straordinario percorso artistico, Sartelli ha impiegato diversi materiali umili, inconsueti nella pratica artistica, riciclati e riutilizzati in modalità inaspettate, con un profondo sentire nei confronti della natura e delle piccole cose. Ragnatele, foglie, terra, lamiere arrugginite e intagliate, vetri infranti, cicche di sigarette, garze, tronchi d’albero, carte sono le protagoniste di un’attenta riflessione e di una poesia uniche, legate alle tematiche poveriste e precorritrici delle attuali riflessioni ambientaliste.
Andrea Emiliani, suo grande estimatore, lo definì amorevolmente un “trovarobe di teatro di provincia”, un rabdomante che abbraccia la natura con occhi sempre nuovi, facendola rivivere, cogliendone i minuti dettagli che amplificati raccontano nuovi universi, nuove possibilità, espresse già negli anni ’50 con una serie di lavori informali.
La sua ricerca artistica si intreccia con un percorso che lo porta a collaborare per oltre trent’anni con l’Ospedale Psichiatrico di Imola, in cui allestisce un atelier pittorico, precursore di un modello innovativo di cura delle fragilità, collegandosi ad esperienze internazionali in ambito clinico e medicale.
Nel 1962 riceve il premio per la scultura del Ministero della Pubblica Istruzione e nel 1964 viene invitato alla XXXII Biennale di Venezia. Negli anni ha esposto in diverse situazioni pubbliche e private, privilegiando la sua solitaria riservatezza.
Le opere presentate sono state scelte con l’Archivio Sartelli, che nel 2024 ha inaugurato, a dieci anni dalla scomparsa, la Casa Museo Laboratorio sulle colline imolesi, suo luogo di vita, oggi inclusa nell’elenco delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia- Romagna”.
Attualmente è in corso presso il Museo San Domenico di Imola una antologica (fino al 13 luglio), a cura di Claudio Spadoni, che racconta il suo intero percorso artistico, dai collage degli esordi alle ultime carte lavorate.
Ingresso libero.